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Festa della Mongolfiera, 230° del primo volo in mongolfiera effettuato in Italia

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Sono passati 230 anni da quel 13 marzo del 1784 che ha visto Brugherio diventare protagonista di un evento eccezionale: la nascita del volo umano in Italia.

Il conte Paolo Andreani, aiutato dagli architetti Agostino e Carlo Gerli, costruì una mongolfiera, che volò per 25 minuti, raggiungendo un’altezza di 3000 piedi.

Ad accompagnare il conte in questo primo storico viaggio, concluso in una cascina vicino a Caponago, c’erano Giuseppe Rossi e Gaetano Barzago.

Vogliamo celebrare con il giusto rilievo questo avvenimento, che ci racconta la realizzazione di uno dei sogni dell’uomo e che inserisce Brugherio nei libri di storia. Lo facciamo offrendo, anche questa volta, diverse proposte: una serata di approfondimento sul rapporto tra l’uomo e lo spazio, la conversazione con due grandi testimoni come Paolo Nespoli e Massimo Gelmini, senza dimenticare la festa per tutti, con la possibilità di salire su una mongolfiera e ammirare Brugherio dall’alto.

Voglio ringraziare chi ha reso possibile ideare questi tre appuntamenti, i protagonisti singoli e tutte le associazioni locali che consentiranno di offrire ai brugheresi una nuova possibilità di ritrovo e di memoria di un evento che ha fatto grande la nostra città. Lasciamoci stupire, ancora una volta, come 230 anni fa.

Guardiamo in alto e sogniamo in grande. Brugherio è entrata nella storia, grazie all’ingegno e alla volontà dei suoi abitanti. Scommettiamo che possiamo, tutti insieme, fare cose grandi anche oggi?

IL SINDACO

MARCO TROIANO

La storia del volo umano è la vicenda, mitica e tormentata ma alla fine vincente, dell'umanità che combatte i limiti della forza di gravità per inseguire il sogno di elevarsi verso il cielo. È sogno che passa attraverso il mito di Icaro -che precipitò in mare per essersi troppo avvicinato al sole con le sue ali di cera- e sembra diventare possibile quando Leonardo da Vinci giunse a progettare le sue avveniristiche macchine volanti.

Un sogno che la nostra città ha raggiunto 230 anni fa quando il conte Paolo Andreani, il 13 marzo 1784 -a pochi mesi dall'impresa dei fratelli Montgolfier- compì la prima ascensione italiana proprio dal giardino della sua villa a Moncucco. Aveva solo 20 anni quando per 25 minuti sparì tra le nuvole per afferrare il sogno di cui noi oggi siamo orgogliosi eredi.

230 anni dopo quell'epico volo, celebriamo l'evento con tre belle e importanti iniziative, nate dalla collaborazione con la Compagnia della Mongolfiera, la Pro Loco e l'Associazione Astronomica Milanese, che dal 13 al 22 marzo offriranno occasioni di approfondimento e intrattenimento per dare il giusto risalto a un evento tanto importante da essere considerato l'atto di nascita dell'aviazione italiana.

Laura Valli
Assessorato Politiche Culturali e Partecipazione

IL PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE

Giovedì 13 marzo 2014 ore 21.00

sala consiliare in piazza Cesare Battisti 1:

All'interno della rassegna: "L'UOMO E LO SPAZIO", a cura dell'Associazione Astronomica Milanese

"L'uomo nello spazio: dalla mongolfiera alla stazione spaziale"

La conferenza "L'uomo nello spazio – dalla mongolfiera alla stazione spaziale", illustrerà la conquista dello spazio da parte dell'uomo, a partire dai primi voli con palloni aerostatici per arrivare ai giorni nostri.

 

Domenica 16 marzo 2014 ore 10.00 - 19.00

piazza Roma

"Festa della mongolfiera", a cura della Pro Loco Brugherio

ore 10.00 -12.30: Volo frenato in mongolfiera

ore 10.45: Esibizione del Corpo Musicale San Damiano Sant'Albino

ore 11.00: Saluti dell'Amministrazione comunale

ore 14.00 - 17.30: Volo frenato in mongolfiera

dalle ore 8.00 alle ore 18.00 mercatino e animazione per bambini

 

Sabato 22 marzo 2014 ore 15.00

sala consiliare piazza Cesare Battisti 1

"Conversazioni con l'astronauta Paolo Nespoli e il tenente colonnello Massimo Gelmini" a cura di: La Compagnia della Mongolfiera

ore 15.00: saluto del presidente Roberto Orto di: La Compagnia della Mongolfiera

ore 15.15: interventi del sindaco Marco Troiano e dell'assessore alle Politiche culturali e Partecipazione Laura Valli

ore 15.30: cronistoria de: "Il volo ieri ed oggi" a cura dei relatori:

Roberto Pirruccio, La Compagnia della Mongolfiera

Paolo Nespoli, astronauta dell'ESA

Massimo Gelmini, tenente-colonnello della 1° Regione Area Milano

Parteciperanno inoltre con letture e sonetti:

Mario Bertasa e Cristina Cal" di ArtEventualeTeatro

Tiziano Pozzebon narratore in dialetto milanese.

Streaming in diretta dalla Sala Consiliare

Una poesia in vernacolo per raccontarci il primo volo umano in Italia

"La gieseta de Moncucc"

(La chiesetta di Moncucco) è il titolo della poesia in vernacolo scritta da Ernesta "Tina" Magni (1912-1997), una nostra stimata concittadina conosciuta dai più sia come "la maestra Magni" sia come prima bibliotecaria del Comune di Brugherio (anno 1960).

Il componimento, tanto simpatico e brioso quanto storicamente corretto, traccia una fedele cronaca del primo volo in mongolfiera in Italia senza trascurare i costumi e lo stile di vita del tempo e il riferimento al prestigio architettonico del giardino e della villa da cui il pallone aerostatico si alzò in volo.

De tutt i vill la pusée bèla

l’é quela de Moncucc: baroc setcent,

scalun grandius, portic rident.

Dusent ann fa l’era la vila

d’un bel sciur, ma l’era anca

un ritrovo de milanes studius,

disém un centro de cultura.”

El padrun: el cunt Paolo Andreani

(testa calda o crapa fina?)

l’era l’Icaro di so temp,

el s’era fisàa de vulà:

el studiava, el pruvava,

cunt el feugh e l’aria calda

a sgunfià un gran balun.

E un bel dì de l’ann 1784,

el tredesin de mars

cent caross de milaness

trott trott trutavan

de Milan fin a Brughée

per asist a sta aveniment

a sta prudèsa de stu giuvin de vint’ann.

Inturnu al balun un muntun de gent:

sciuri de Milan e paisan de Brughée.

Parucc, cipria, crinulin, muntur,

divis sberlusent, tricorni,

damm e dunett, gentilomm e pora gent.

Fra leteraa e scensiaa el Verri, el Parini,

tucc guardan el balun ch’el se alsa

sura i test de la gent: in la cesta

cun el cunt du paisan de Brughée

pusé stremì che cuntent.

El balun el viagia de bun per l’aria

el dunda un cicin, ma’l naviga vers i nivul

el diventa piscinin.

Che festa ch’el dì lì al milanes vulant

estrus e stravagant. L’han festegiàa fin

al teater della Scala.

I gent de Brughée parlavan de diavulerii

diseven ch’el viagiava anca sott’aqua.

L’è un fatto che l’era un straurdinari viagiatur.

 

Di tutte le ville la più bella

è quella di Moncucco: barocco settecentesco,

scaloni grandiosi, portico ridente.

Duecento anni fa era la villa

di un bel signore, ma era anche

un ritrovo degli studiosi milanesi,

diciamo un centro di cultura”

Il padrone: il conte Paolo Andreani

(testa calda o cervello fino?)

era l’Icaro dei suoi tempi,

e si era messo in testa di volare:

studiava, provava,

con il fuoco e l’aria calda

a sgonfiare un gran pallone.

E un bel giorno dell’anno 1784,

il tredicesimo giorno di marzo

cento carrozze di milanesi

di buon trotto trottavano

da Milano fino a Brugherio

per assistere a questo avvenimento

a questa prodezza di questo giovane ventenne.

Intorno al pallone una gran quantità di persone:

signori di Milano e paesani di Brugherio.

Parrucche, cipria, crinoline, acconciature,

divise luccicanti, tricorni,

dame e donnette, gentiluomini e povera gente.

Fra letterati e scienziati il Verri, il Parini,

tutti guardano il pallone che si alza

sopra le teste della gente: nella cesta

con il conte due paesani di Brugherio

più spaventati che contenti.

Il pallone viaggia davvero per l’aria

dondola un poco, ma naviga verso le nuvole

diventa piccolo.

Che festa quel giorno al milanese volante

estroso e stravagante. L’hanno festeggiato perfino

al teatro della Scala.

La gente di Brugherio parlavano di diavolerie

dicevano che viaggiava anche sott’acqua.

E’ un fatto che era uno straordinario viaggiatore

 

... come, ci permettiamo di aggiungere, straordinari furono i "du paisan" (due giovani capolavoranti falegnami) che "per stravaganti combinazioni" si trovarono a diventare i primi due astronauti brugheresi: Giuseppe Rossi e Gaetano Barzago.

La città di Brugherio non ha mai dimenticato Tina Magni: a lei è stato dedicato il Cortile della Lettura di via Italia 19 (accanto alla Biblioteca civica) e una via all'interno del complesso industriale a nord dell'autostrada "Milano-Venezia".

Il primo volo in Italia in un disegno dell'epoca

PAOLO ANDREANI aeronauta, esploratore, scienziato nella Milano dei Lumi

Paolo Andreani nacque il 27 maggio 1763 a Milano, nell'edificio che oggi ospita la Biblioteca Civica Sormani.

Fu il più estroverso dei figli di Pietro Paolo Andreani - avvocato fiscale, capitano di giustizia e senatore a Milano e in seguito podestà di Cremona - che nel 1752 si unì in matrimonio a Cecilia Sormani, discendente dall'illustre casata milanese.

Personaggio eclettico e in parte contraddittorio, il conte Andreani condusse una vita intensa ed avventurosa. Ebbe tanti amori, propri di un libertino, e vantò il gusto del lusso, proprio di un aristocratico, oltre alla passione per il gioco d'azzardo che per poco non rovinò le pur ricche finanze della famiglia.

Pastore del movimento letterario dell'Arcadia, a 19 anni scrisse al papa Pio VI per ottenere il permesso di consultare testi proibiti di politica, legge, filosofia, matematica e storia.

Paolo Andreani fu anche un viaggiatore ed un esploratore appassionato, nonchè socio di numerose e prestigiose accademie scientifiche, come la Royal Society di Londra.

Affascinato cultore di aeronautica e geografia, a lui si deve il primo volo in Italia (il quarto e il quinto nel mondo) a bordo di una macchina aerostatica.

Il volo venne effettuato il 13 marzo 1784 dal giardino della villa Andreani - una villa di architettura barocca della fine del '600 e appartenente alla famiglia dal 1779 - in quel di Moncucco. Brugherio a quell'epoca era soltanto una porzione di Monza e divenne Comune soltanto nel 1866.

L'aerostato era opera dei fratelli Agostino e Carlo Gerli, "disegnatori, meccanici, fabbri e molte altre cose insieme", che avevano realizzato il pallone del diametro di 23 metri sul modello della "mongolfiera" ad aria calda dei fratelli francesi Montgolfier, mentre il maestro falegname Benzoni aveva costruito il cesto in legno.

I Montgolfier avevano volato per la prima volta nella storia dell'uomo a Parigi il 19 ottobre 1783.

Al volo inaugurale italiano insieme al conte Andreani presero parte due capolavoranti del Benzoni, Giuseppe Rossi e Gaetano Barzago di Brugherio.

Oltre a questo, Paolo Andreani fu anche un viaggiatore ed esploratore instancabile. I suoi resoconti di viaggio, in Italia, in Europa, nei Caraibi, negli Stati Uniti e in Canada, arricchiti da numerose notizie e osservazioni di carattere storico-geografico, geologico ed etnografico sono stati pubblicati in Italia e negli Stati Uniti, ma in parte restano ancora inediti.

In Nordamerica, fu protagonista, a piedi e in canoa, di una lunga spedizione sulle orme dei mercanti di pelli compiendo una serie di scoperte geografiche attraverso la regione dei Grandi Laghi, ai confini tra USA e Canada.

Nel corso del viaggio incontrò numerose tribù di nativi e ne descrisse le abitudini.

In cinque mesi percorse quasi 5.000 chilometri prevalentemente a bordo di piroghe.

Visitò anche stati più a sud - New Orleans, Cuba, le Antille, Caraibi e Stati Uniti tra guerra d'indipendenza e nuova frontiera – per tornare nel Nuovo Mondo solo dopo alcuni anni.

Pieno di debiti e in uno stato disastroso (scampò al vaiolo, ma fu vittima di gotta ed artrite), fu testimone della parabola di Napoleone sul trono del Regno d'Italia, prima di morire a Nizza, l'11 maggio 1823, in esilio ed infermo.

Villa Andreani a Moncucco, oggi Brugherio.

PAOLO NESPOLI astronauta, ingegnere e ufficiale italiano

13 marzo 2009 - ore 21 - in occasione delle celebrazioni per il 225esimo del primo volo in mongolfiera in Italia: Paolo Nespoli interviene in videoconferenza da Houston.

22 marzo 2014 – ore 15 - in occasione delle celebrazioni per il 230esimo del primo volo in mongolfiera in Italia: Paolo Nespoli è presente, quale relatore, presso la sala consiliare di piazza Battisti 1.

Come non conoscere Paolo Nespoli?

Nespoli è infatti il primo astronauta italiano che ha soggiornato nello spazio per una missione di lunga durata. Tra il 2010 e il 2011, è restato a bordo del laboratorio orbitante per 152 giorni, impegnato nella missione MagISStra.

E pochi mesi prima, il 13 marzo 2009, in occasione delle celebrazioni per il 225esimo del primo volo in mongolfiera in Italia, lo abbiamo conosciuto in videoconferenza da Houston.

Il 22 marzo 2014, dopo soli cinque anni, avremo la fortuna di vederlo e ascoltarlo, ospite presso la sala consiliare di piazza Battisti 1.

Il primo volo di Nespoli risale al 2007 con la missione "Esperia", gestita congiuntamente da ESA e ASI per portare in orbita il Nodo 2, elemento costruito dall'Italia per la Stazione Spaziale Internazionale, con il compito di coordinare dall'interno, le operazioni effettuate all'esterno della Stazione dai suoi compagni.

Biografia

Paolo Nespoli è nato a Milano il 6 aprile 1957.

Studi

Cresciuto a Verano Brianza, si diploma nel 1977 al liceo scientifico "Paolo Frisi" (ora "Ettore Majorana") di Desio.

Ottiene un Bachelor of Science in Aerospace Engineering nel 1988 dalla Polytechnic University of New York e, nel 1989 riceve, sempre dalla stessa università, un Master of Science in Aeronautics and Astronautics. L'Università degli Studi di Firenze gli riconosce, nel 1990, una Laurea in Ingegneria Meccanica.

Qualifiche e Brevetti

Civili: Abilitazione all'esercizio della professione di Ingegnere, Brevetto di pilota con qualifica per volo strumentale, Brevetto avanzato d'immersione subacquea, Abilitazione all'immersione Nitrox.

Militari: Paracadutista, Istruttore di paracadutismo, Direttore di lancio, Abilitazione al lancio con la Tecnica della Caduta Libera, Abilitazione al lancio d'alta quota, Incursore.

Distinzioni

Riconoscimenti di "Team achievement" per: la missione spaziale Mir 97 (Agenzia Spaziale Tedesca), la missione spaziale EUROMIR 95 (ESA), il programma NASA-Mir (NASA), la missione spaziale EUROMIR 94 (ESA), l'esperimento Bed Rest Experiment (ESA - Agenzia Spaziale Francese), la simulazione Columbus Utilisation Simulation (ESA).

Esperienza

Entrato nell'Esercito Italiano nel 1977, diventa sottufficiale istruttore di paracadutismo presso la Scuola Militare di Paracadutismo di Pisa. Nel 1980 passa al 9° Battaglione d'Assalto "Col Moschin" di Livorno dove si qualifica come Incursore.

Dal 1982 al 1984 è inviato a Beirut, in Libano, con il Contingente Italiano della Forza Multinazionale di Pace. Rientrato in Italia, diventa ufficiale e rimane a disposizione del Comando Battaglione Incursori.

Nel 1985 riprende gli studi universitari e, dopo aver ottenuto un Bachelor e Master of Science negli Stati Uniti ed essersi congedato dall'Esercito, lavora come Ingegnere Progettista alla Proel Tecnologie di Firenze, dove esegue analisi meccaniche e collaudi di accettazione delle unità di volo di componenti e strumenti per satelliti scientifici.

Nel 1991 è assunto dal Centro Astronauti dell'Agenzia Spaziale Europea a Colonia in Germania. Come ingegnere addetto all'addestramento degli astronauti, contribuisce alla preparazione e alla realizzazione dell'addestramento di base degli astronauti europei e organizza e gestisce le loro attività addestrative di mantenimento. Inoltre, è responsabile della preparazione dell'Astronaut Training Database, un sistema computerizzato di pianificazione e gestione dell'addestramento degli astronauti.

Nel 1995 è distaccato presso il centro ESTEC dell'ESA a Noordwijk in Olanda, dove, nell'ambito del progetto EUROMIR, è responsabile del nucleo che prepara, integra e gestisce i computer usati a bordo della stazione spaziale russa Mir per il controllo degli esperimenti ed il supporto dell'equipaggio.

Nel 1996 è distaccato al Johnson Space Center della Nasa a Houston negli Stati Uniti dove, inserito nella Spaceflight Training Division-Ufficio internazionale per l'addestramento ed integrazione, lavora alla preparazione dell'addestramento del personale di terra e di volo della Stazione Spaziale Internazionale.

Nel luglio 1998 è selezionato come astronauta dall'Agenzia Spaziale Italiana, successivamente viene integrato nel Corpo Astronauti Europeo dell'ESA (EAC).

Nell'agosto 1998 è distaccato presso il Johnson Space Center a Houston, nel Texas, dove è inserito nella XVIIª classe di astronauti NASA. Nel 2000, ottiene le qualifiche di Specialista di Missione (Ingegnere di Bordo), della navetta Space Shuttle e Operatore della Stazione Spaziale Internazionale. Nel 2001 ottiene la qualifica di operatore del braccio meccanico dello Space Shuttle e, nel 2003, completa con successo il corso avanzato per attività extraveicolari.

Nell'agosto del 2004 è temporaneamente assegnato al Centro Addestramento Spaziale Gagarin alla Città delle Stelle in Russia, dove segue le fasi iniziali dell'addestramento per diventare ingegnere di corso della navicella spaziale Russa Soyuz. Ritorna poi a Houston dove mantiene ad aggiorna le capacità acquisite e le amplifica partecipando a corsi avanzati di formazione. Inoltre, svolge incarichi di carattere tecnico per conto degli uffici astronauti della NASA, dell'Agenzia Spaziale Europea e dell'Agenzia Spaziale Italiana.

La missione Esperia

Nel giugno 2006 Nespoli è assegnato all'equipaggio della missione Space Shuttle STS-120, missione dedicata alla costruzione della Stazione Spaziale Internazionale ISS. Uno dei maggiori obiettivi della missione è l'installazione del Nodo 2, un modulo pressurizzato costruito in Italia, che consentirà l'espansione della ISS. Un altro obiettivo importante è il trasferimento di uno dei quattro gruppi di pannelli solari che forniscono energia alla stazione. La missione STS-120 si è svolta con pieno successo tra il 23 ottobre e il 7 novembre 2007.

La missione MagISStra

A novembre 2008, Nespoli è stato assegnato alla missione di lunga durata Magisstra, per cui ha seguito un addestramento di oltre due anni tra Russia e Stati Uniti. Al suo secondo soggiorno sulla Stazione Spaziale Internazionale dopo Esperia del 2007, Nespoli ha trascorso più di cinque mesi a bordo della ISS, svolgendo, oltre alle numerose attività di routine, anche esperimenti di natura tecnico-scientifica, diffondendo via Twitter le sensazionali foto della Terra - scattate da 400 Km di distanza e viaggiando a circa 28.000 Km orari -, dividendo lo spazio, seppur ragionevolmente ampio, della ISS, con gli altri membri dell'equipaggio ed incontrandosi per la prima volta nello spazio con un altro astronauta ESA di nazionalità italiana, Roberto Vittori.

Partito dal cosmodromo di Baikonour il 15 dicembre 2010 con la navetta russa Soyuz insieme all'astronauta statunitense Catherine Coleman ed al cosmonauta russo Dmitry Kondratyev, Nespoli ha fatto rientro a Terra con loro nelle prime ore del mattino del 24 maggio 2011, con un soffice atterraggio della capsula Soyuz nelle steppe del Kazakistan, come previsto. Il giorno prima del rientro, la bandiera italiana ha sventolato a bordo della ISS durante il collegamento tra Roberto Vittori e Paolo Nespoli, ospiti appunto della Stazione Spaziale Internazionale, ed il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dal suo studio al Quirinale.

Dal sito web dell'Agenzia Spaziale Italiana: http://www.asi.it

La discesa dell'aerostato alla Cascina Seregno di Caponago, dove si concluse il viaggio

Documenti collegati

Pieghevole iniziativa
Video delle celebrazioni - domenica 16 marzo 2014
Conversazioni con l'astronauta Paolo Nespoli ed il tenente colonnello Massimo Gelmini - sabato 22 marzo 2014